Una buona pratica che favorisce il reinserimento sociale
I detenuti spiegano la mostra “I Mecenati del Barocco”
Un’intuizione che “piace” al Ministero della Giustizia
Il progetto per la gestione del Complesso Musale del Barocco
che coinvolge anche gli ospiti della Casa Circondariale di Noto è finito sulla home page dei siti
internet con cui il Ministero della Giustizia veicola notizie da tutta
Italia.
L’intuizione del sindaco Corrado Bonfanti, portata avanti
grazie alla collaborazione della cooperativa Tempora, fa parlare di sé ed è stata definita come una buona pratica che favorisce il
reinserimento sociale.
Ieri mattina l’ufficio stampa del Ministero della Giustizia,
riprendendo un articolo pubblicato nei giorni scorsi dal Giornale di Sicilia,
ha intervistato l’assessore al Turismo Giusi Solerte per poi raccontare da dove
nasce e quali sono gli obiettivi di un progetto voluto dal sindaco Corrado
Bonfanti, lanciato ad agosto 2018 e che è stato prorogato fino a novembre 2019.
Sono due i detenuti coinvolti dopo l’ok del Giudice di
Sorveglianza: vestono i panni di guide turistiche ed accolgono i visitatori,
spiegando loro i segreti della mostra “I Mecenati del Barocco”.