Con “H2.0 - Hasekura
Program” dal Giappone alla Sicilia alla scoperta dei progetti di Turismo
sostenibile e di Rigenerazione urbana e rurale.
Dal 6 al 13 gennaio l’isola
nel cuore del Mediterraneo ospiterà il viaggio studio di una delegazione di
imprenditori nipponici alla ricerca di pratiche virtuose ed esperienze
ripetibili sul loro territorio.
Negli ultimi decenni alcuni
fenomeni culturali e socio-economici sono diventati così globali da accomunare
paesi distanti geograficamente che si ritrovano ad affrontare problematiche
molto simili. Il Giappone e la Sicilia si trovano a fronteggiare il rapido
invecchiamento della popolazione, lo spopolamento delle aree montane e rurali,
la concentrazione in poche grandi aree dei flussi turistici e la gentrificazione.
Una delle risposte, le abitazioni praticamente gratis per chi va a vivere in
aree spopolate, partite in Sicilia già 10 anni fa con le case ad un euro a
Salemi (TP), è recentemente approdata anche in alcune città del Paese del Sol
Levante.
Con il progetto “H2.0 -
Hasekura Program” (http://www.hasekuraprogram.com)
esperienze già avviate in Sicilia nell’ultimo decennio si ritrovano a fare
da modello esportabile anche ad altre latitudini, dall'albergo diffuso alle
residenze di artisti, dal turismo di comunità ad altri strumenti creativi e di
rigenerazione urbana e rurale.
A scegliere i progetti, in
base alle necessità formative degli imprenditori giapponesi coinvolti, è stata
l’ideatrice del progetto, Renata Piazza, esperta di turismo sostenibile e
innovazione sociale. Siracusana, residente in Giappone, da anni collabora con
la nuova generazione di imprenditori nipponici che, dopo lo tsunami che
nel 2011 distrusse la costa orientale del paese e provocò la crisi nucleare di
Fukushima, stanno creando modelli di vita e fonti di reddito alternativi ai
modelli già consolidati.
“Si tratta di imprenditori
con una visione innovatrice e sostenibile di futuro — afferma Renata Piazza — capaci di percepire le
potenzialità che la riscoperta delle tradizioni e del patrimonio locale può
offrire al loro paese. Si fanno iniziatori di progetti imprenditoriali che
cercano di invertire la tendenza all'esodo verso le grandi città, riscoprendo,
proteggendo e promuovendo l’unicità delle culture locali in zone remote della
bellissima campagna nipponica, ancora fuori dalle principali destinazioni
turistiche. La loro richiesta di studiare esempi di rigenerazione in Sicilia è
stata per me un’opportunità per riscoprire questa terra che, come molti altri
siciliani della mia generazione, avevo lasciato trent'anni fa. Il fermento che
ho scoperto nella Sicilia di oggi ha reso quasi difficile selezionare una
decina di realtà da presentare. Da sei anni Hasekura Program funge da ponte tra
il Giappone e l’Europa e lo scambio di idee e informazioni tra realtà
geograficamente distanti ma concettualmente vicine, rappresenta ogni volta
un’occasione unica di crescita e formazione per tutti i soggetti partecipanti”.
Hasekura2.0 si pone come
obiettivo sia il consolidamento delle relazioni professionali tra i
partecipanti giapponesi, così da creare le basi per la creazione di una rete
nazionale di progetti ispirati ai principi del turismo responsabile e di
comunità, sia l’opportunità per imprenditori e amministrazioni locali siciliane
di conoscere strategie di promozione del turismo responsabile in Giappone e di
presentare sul mercato giapponese i progetti siciliani.
A Catania, prima tappa del
viaggio, gli imprenditori scopriranno il progetto di rigenerazione urbana
“centrocontemporaneo” nei racconti dei fondatori e degli altri soggetti
coinvolti nel cosiddetto “quadrilatero dell’arte”, area del centro storico a
ridosso di via Etnea. Lì conosceranno anche i membri dell’associazione San Michele
Art Power e gli ideatori del PopUp Market. Concluderanno la giornata con una
visita al Monastero dei Benedettini, dove potranno toccare con mano le attività
di Officine Culturali che da 10 anni custodisce e valorizza questo bene,
Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Nei giorni successivi sono
in programma incontri a Palazzolo Acreide (Ciclo Free), Ferla (BorgoAlbergo -
EcoVillage, Centro Olistico, in collaborazione con il Comune di Ferla), Scicli
(Albergo Diffuso), Ragusa (Caseificio Labichino, Frantoio la Timpa, presentati
da Uncovered Sicily), Modica (Ciomod), Favara (Farm Cultural Park) e Palermo
(Addio Pizzo - Addio Pizzo Travel).
Con “H2.0 - Hasekura
Program” si costruisce un ponte lungo 10.000 km fra due isole con solide
culture e radici millenarie; un ponte basato sulla resilienza e la capacità
progettuale e di rinnovamento delle comunità.